Caratteristiche:
Titolo originale: Alice in Wonderland
Durata: 108 minuti
Regia: Tim Burton
Paese: USA
Genere: Fantasy/Drammatico
Disponibile in 3D e IMAX 3D
Alice in Wonderland è, come molti ben sanno, tratto dal libro omonimo di Lewis Carroll, del 1865 (anche se la stragrande maggioranza conosce la trasposizione della Disney). La trama del film si discosta leggermente da quella del libro, pur mantenendo le caratteristiche principali: Alice è una giovane donna a metà strada tra l'infanzia e l'età adulta, che sta vivendo la fase di transizione tra le due realtà. È una sognatrice dalle larghe vedute, una persona con una forte immaginazione. Riversa dubbi, difficoltà e pensieri di ogni tipo nei suoi sogni, dove ogni cosa è soggetta a regole bizzarre. Ogni personaggio del Paese delle Meraviglie rappresenta una persona che Alice conosce nel mondo reale, con i suoi pregi e i suoi difetti. Le differenze stilistiche di questa versione cinematografica risiedono principalmente nella sceneggiatura e nel messaggio che viene trasmesso.
Per quanto riguarda la sceneggiatura, come sempre nei film di Tim Burton, ci troviamo in un mondo buio, tendenzialmente gotico. I personaggi sono molto ben definiti, non si scostano più di tanto da come abbiamo avuto modo di conoscerli attraverso altre fonti. Il messaggio è immutato: Alice cresce durante il suo viaggio finché non raggiunge la "giusta statura" e risolve i suoi problemi. La differenza con l'originale è nel modo in cui viene raggiunto l'obiettivo: in questa versione bisogna combattere, letteralmente. La battaglia non è più vista come una fase di transizione (la frase "siete solo carte", che conclude la storia originale e fa svegliare Alice, non esiste in questa versione) ma come effettiva conclusione.
Purtroppo le notizie buone finiscono qui.
Sinceramente mi sarei aspettato di più da questo titolo. Ho dovuto constatare che il trio (a tratti morboso ) Burton-Depp-Carter si è dovuto scontrare con qualcosa di un po' troppo "tradizionale" e l'effetto non è stato dei migliori. Un primo problema è insito nella loro persistenza sullo schermo, eccessiva e a volte insensata, che distoglie lo spettatore da Alice. Una tra tutte, la scena in cui Alice e il cappellaio si dirigono verso il castello della regina bianca... non ha realmente senso, se vogliamo escludere l'aggiunta di circa 2 minuti al minutaggio di Johnny Depp. Questa e altre piccole scene mi sono sembrate un tentativo di deragliare senza deragliare, come se l'intento fosse stato quello di realizzare qualcosa di completamente diverso, che però non avrebbe avuto più niente a che fare con Alice nel Paese delle Meraviglie.
Un altro problema, concatenato al precedente, è legato alla consistenza della trama: molte cose vengono trattate con una certa superficialità, senza approfondire delle caratteristiche che, a mio avviso, avrebbero potuto avvicinare molto di più lo spettatore al tema e alla trama principale. Eliminando scene veramente inutili si sarebbe potuto sviluppare maggiormente degli aspetti interessanti. Nulla da ridire riguardo la recitazione, ormai più che collaudata, degli attori protagonisti. La mimica della regina bianca (Anne Hathaway) è molto dettagliata ed esplicativa, a tratti esilarante. Il cappellaio matto, il fante e perfino lo stregatto sono estremamente espressivi, al punto che a volte le parole sembrano solo il contorno di una scena già perfetta, come se l'intero film fosse un susseguirsi di dipinti ad olio.
In conclusione, Alice in Wonderland è una buona revisione di una fiaba sempre moderna, rivista in una chiave molto più concreta e dinamica, in cui la protagonista vive la propria crescita personale fino a maturare e divenire una persona completa sotto ogni aspetto. Da vedere assolutamente, con la consapevolezza di non essere davanti a un capolavoro come Edward mani di forbici o Sweeney Todd, ma di un titolo che comunque può essere goduto su più livelli, nello stile dei blockbuster targati Tim Burton.
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