mercoledì 31 marzo 2010

Dragon Trainer



Titolo originale: How to train your dragon
Durata: 98 minuti
Produzione: Dreamworks
Paese: USA
Genere: Animazione / Avventura
Data di uscita: 26/03/2010
Disponibile in 3D e IMAX 3D
Tratto dall'omonimo romanzo di Cressida Cowell, edito in Italia da Mondadori



Dopo due anni dall'uscita di Kung Fu Panda e ben nove anni dal primo Shrek, la Dreamworks Animation ci regala una nuova avventura da sogno. Ci troviamo in un villaggio vichingo sperduto sull'isola di Berk, dove le persone sono decisamente in carne e la vita scorre tranquilla, se non fosse per un piccolo problema legato ai draghi che fanno continue razzie. In questo scenario incontriamo Hiccup (voce originale di Jay Baruchel, in Italia è Flavio Aquilone), il figlio del capo, che, come ci si aspetta solitamente da questo genere di storie, non ha preso proprio nulla dal padre. Hiccup ha un talento innato per la meccanica e una fantasia spiccata che cerca di mettere in pratica per aiutare, a suo modo, gli abitanti del villaggio nella lotta contro i draghi. Come se non bastasse, per alimentare il conflitto con suo padre, il ragazzo non ha nulla contro queste amabili bestiole volanti ed è l'unico che si pone il problema morale del "perché" bisogna uccidere i draghi. Tutte queste sue caratteristiche, oltre al fatto che cerchi di integrarsi all'interno della società in cui vive, lo portano ad emarginarsi ed a entrare in contatto con gli acerrimi nemici del fiero popolo vichingo di questa storia.
Da un lato in lui c'è il tentativo di integrarsi nella società, di voler rendere suo padre orgoglioso; dall'altro lato c'è il desiderio di indipendenza, di ragionare fuori dagli schemi e di guardare le cose con occhi non velati dall'odio.
Il rapporto tra Hiccup e Sdentato (il drago che si vede nella locandina) è lento e complesso, basato sulla fiducia reciproca. Personalmente mi è piaciuta tantissimo la scena del primo contatto fisico tra i due, che rappresenta in pieno questo aspetto. Come già è intuibile anche dalla locandina, questo rapporto è destinato a crescere e divenire una vera e propria simbiosi, caratteristica che viene accentuata con lo svolgersi degli eventi: un po' per volontà e un po' per costrizione, i due saranno legati a vita. Il rispetto per ciò che è diverso è alla base della morale di questa storia, in cui vince chi riesce a superare l'ipocrisia, chi lotta per ciò che ritiene giusto e non per quello che è ritenuto giusto dagli altri. Dobbiamo imparare a pensare con la nostra testa, perché in ciò che il mondo ritiene orribile e spaventoso potrebbe celarsi qualcosa di meraviglioso.
Dragon Trainer è una fiaba per tutti, molto semplice e lineare nonostante ci siano dei colpi di scena sorprendenti. È emozionante e molto istruttivo... e poi diciamocelo, chi non vorrebbe imparare a cavalcare un drago? Questi draghi, tra l'altro, sono molto simili ad animali di compagnia: Sdentato ha delle espressioni e degli atteggiamenti che ricordano, a tratti, un gatto o un cane. Dimostra una spiccata intelligenza e un affetto totale per Hiccup: entrambi sono disposti a sacrificarsi l'uno per l'altro.
Per quanto riguarda l'aspetto stilistico, ancora una volta è stato fatto centro: i toni delle discussioni, gli atteggiamenti e i caratteri dei personaggi sono unici nel loro genere, in puro stile Dreamworks. Già con Kung Fu Panda abbiamo avuto modo di vedere uno spaccato di una civiltà "leggendaria", la Cina delle arti marziali, in cui i protagonisti vivevano e pensavano in un certo modo, secondo certe regole dettate dall'immaginario comune.
I vichinghi di Dragon Trainer, allo stesso modo, sono caratterizzati secondo degli schemi ben precisi, intorno ai quali vengono creati caratteri e atteggiamenti diversi ed originali, tali da non poter evitare di affezionarsi in maniera particolare a ciascun elemento del villaggio, al punto di sentirsi quasi parte di esso. 
Non potevo aspettarmi di meglio dalla Dreamworks, l'unica pecca di questo film è che dura troppo poco: avrei voluto conoscere meglio tutti i coprotagonisti e avrei voluto volare un altro po' insieme ad Hiccup e Sdentato... ma non posso che sperare in un seguito per questa pellicola a dir poco stupenda. 

2 commenti:

  1. Ciao,
    sono d'accordo con te, il film è molto bello sia per ambientazione che storia, il personaggio principale è un classico che però non delude mai e mi è piaciuto anche come sono stati caratterizzati i draghi, tutti diversi dai soliti standard. L'unica cosa che non mi ha soddisfatto è stato l'addomesticamento degli altri draghi, quelli da addestramento, che è stato un po' tirato via e reso troppo facile. Già Sdentato mi era sembrato un po' poco selvaggio...pero' è pur sempre una favola ;)
    Aspettando il prossimo capolavoro Dreamworks, hai qualcosa da consigliarmi sempre su questo genere?

    RispondiElimina
  2. Ti posso consigliare qualcosa di Miyazaki, che è molto vicino alle tematiche e allo stile narrativo... guarderei "Laputa" o "Kiki consegne a domicilio", per iniziare... fammi sapere cosa ne pensi :) ciao!

    RispondiElimina