mercoledì 7 aprile 2010

Goats

Buonasera a tutti.


Che l’orario lo permetta o meno, buonasera e basta.

Mi presente brevemente: mi chiamo Jerch e, se ve lo steste chiedendo, non sono un’altra personalità dissociata di Ale, no no.

Sono un vero tizio in carne, ossa, ciccia superflua, ricchi premi e cotillons, che Ale fa il gentile piacere di ospitare sull’orlo di questo blog.

Ora, di certo io e Ale abbiamo passioni in comune; di certo ci conosciamo da un po’ (se no mica me lo mettevo in casa n.d.a.) e gli ho proposto qualche giorno fa di produrre qualcosa insieme riguardante i nostri comuni interessi…uhm…no no un momento, non intendevo dire che ci sposiamo, fermi tutti (“pubblico difficile stasera eh?”, “vai vai, non ti far intimorire…”) intendevo che se qualche oggetto contundente non mi butta giù dall’orlo, potrei anche collaborare a lungo termine con questo blog, spero ne siate felici, anche perché è una bella caduta da quassù, ve lo assicuro.

Ma non perdiamo tempo in chiacchiere, dunque, mi sistemo sul mio sgabello di legno monogamba e vi spiego il nome del post:

Goats: Capre.

La sera della domenica di Pasqua; una sera nella quale chi non è impegnato a digerire cerca di trovare qualcosa da fare per combattere la sonnolenza post digestione.

Per quanto mi riguarda io ero ancora alle termopili con la pastiera di mia nonna e non vedevo alcuno spartano all’orizzonte pronto ad aiutarmi brandendo scudo e lancia; semmai un uovo kinder che mi urlava da lontano “vieni Jerch, ragioniamo insieme”.

Io e tre compagni di ventura tra cui la mia ragazza, decidemmo di inoltrarci a nostro rischio e pericolo in una sala cinematografica dell’ex Med Maxicinema (corretto post-commento di Site_L), ora “The Space”, noto cinema dell’entroterra campano (Fuorigrotta). Sapete più o meno tutti cosa succede ad un posto di intrattenimento dove ci si può sedere, quale il cinema, la sera della domenica di pasqua vero? No? Beh, una miriade di giovani indolenti di dubbia intelligenza che cercano di ruttare il meno ( o a volte anche il più) rumorosamente possibile mentre vedono un film che probabilmente potrebbe essere “Full Metal Jacket” oppure “Ponyo” e non notare alcuna differenza.

Ad ogni modo questa settimana è uscito in Italia “I Love You Philip Morris” con l’ignobile titolo “Colpo di Fulmine – Il Genio della Truffa”:







una storia d’amore omosessuale, tratta da una vicenda reale, tra Steven Russell (Jim Carrey) e Philip Morris appunto (Ewan McGregor). I due hanno evidenti difficoltà nella loro relazione per disguidi che non vi vado a spoilerare, ma si amano alla follia; indubbiamente le truffe e le gag ci sono, poiché Carrey che fa di tutto per riabbracciare il suo amante, ma cosa pensate che una storia del genere possa generare in un branco di capre che va al cinema la sera di pasqua? Soprattutto considerando il fatto che questo film viene venduto come una commediola in cui Jim Carrey cade, si fa male, fa facce buffe e fa ridere?

Nella locandina e nel trailer McGregor viene relegato sullo sfondo, come se non esistesse nella trama, della quale invece è parte fondamentale e si dice sia stata censurata, solo in Italia, una scena di sesso tra i due.

Insomma per farla breve, mi siedo sulla poltroncina e vedo la sala riempirsi, ed è lì che comincio a intravedere all’orizzonte cosa sarebbe successo di lì a venti minuti. Il film inizia, comico per tutta la prima parte, la gente ride, io rido, siamo tutti contenti.

Si scopre che Carrey è omosessuale, la gente ride, inizia la disfatta.

Da lì alla fine del film sono solo chiacchiere intorno a me che coprono tutte le battute: “Ma che film è?”, “Ma che schifo, si baciano!”, “Che palle, ma quando finisce?”, “Oh, vedi sto video su yutub’”, il peggior pubblico che abbia mai avuto intorno alla visione di un film. Se Carrey non fa una smorfia, sono solo brontolii, risatine di donnine isteriche e commenti inutili.

Mi pianto sulla sedia facendo finta che intorno a me non ci sia nessuno e guardo il labiale di McGregor quando il tipo a fianco a me urla praticamente “Oh ma dopo ci andiamo a magnà na pizza?”

Pastiera sconfitta, uovo kinder alla mano mi giro:

“Gentili spettatori poco attenti, se non gradite codesto film, vi dispiacerebbe lasciarlo godere a me? Le porte comunque sono aperte, se magari non lo sapeste potete andare via…”

Che in realtà è stato questo:

“Uagliù, le porte sono aperte, se il film vi fa cagare, perché non ve ne andate affanculo fuori, mentre io mi godo i miei sette euro e ottanta di biglietto?”

Silenzio.

Per due minuti buoni.

Poi ci rinuncio, cerco di capire qualcosa in uno dei momenti più belli forse, ma niente.

Da ora in poi, solo allo spettacolo delle quattro e mezza al cinema e se qualche bimbo minchia vuole i pop corn, lo strozzo con un gormito.

Come la mia ragazza mi ha fatto notare poi, se sono capre non puoi biasimarli, si vede che qualcuno li ha indirizzati a questo pascolo.

La Lucky Red precisamente (di solito impeccabile) cerca di giustificare così questa enorme operazione commerciale per far vendere più biglietti possibili (per chi si scoccia di leggere il link, dicono che a loro non sembra che il film possa non piacere, che è bello e che però McGregor è relegato sullo sfondo perché non è un “selling point” come Carrey. Alla fine si arrendono e dicono che lo hanno fatto per soldi praticamente.).

Insomma, il pubblico italiano è ignorante, si merita tutto questo a quanto dicono loro e quindi io devo rovinarmi un film perché l’esca commerciale funzioni.

Amen.

Chiedo scusa ad Ale che sta lì pronto con la scarpa e a voi che leggete se il mio primo post è pieno di frustrazione, ma io amo il cinema e se un film è fatto bene, merita di essere visto, capito, "sentito".

Un film che ti lascia delle emozioni è un film fatto bene, se mi impedite di provare queste emozioni, mi incazzo.

Il film è molto bello comunque, solo un pò lungo (ma non pesante) a discapito di una prova meravigliosa da parte di McGregor e di un ottimo Carrey. C'è da meravigliarsi che sia tutto vero quello raccontato.


Ora, se volete scusarmi, ho da sistemare delle cose e mettere le mensole sull’orlo.


ALEEEEEEEEEE! HAI MICA UN TRAPANO?!

1 commento:

  1. I capretti (quelli tanto bellini e innocenti) di solito fanno una brutta fine a Pasqua (da me non condivisa). I caproni invece la scampano sempre...e oltre al cinema te li ritrovi sulle poltrone delle case di produzione e distribuzione. E diventano pure cannibali!!!
    Noi preferiamo la pastiera e l'uovo Kinder e Carrey e Mc Gregor che si amano!

    Baci al capretto.

    SITE_L

    PS: il "The Space" prima era il "MED maxicinema"!!!

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